10 Cosa vedere nel Parco Regionale del Matese, i luoghi da non perdere

Quali sono i punti più belli del Parco Regionale del Matese? Cosa c’è da vedere in questa zona? Il Parco Regionale del Matese, sicuramente è uno dei parchi più famosi d’Italia. Parliamo di un parco che è un area protetta. Ha una superficie superiore a 33.000 metri quadrati che si trova il Regione Campania. Sorge a cavallo tra le province di Benevento e Caserta, ma in realtà è praticamente al confine con il Molise. Non è un caso, che viene vissuto tantissimo dai residenti sia della regione Molise che da quelli Campani. In particolare, il Parco Regionale del Matese si estende nei Comuni di Ailano, Alife, Capriati a Volturno, Castello del Matese, Cerreto Sannita, Cusano Mutri, Faicchio, Fontegreca, Gallo Matese, Gioia Sannitica, Letino, Piedimonte Matese, Pietraroja, Prata Sannita, Raviscanina, San Gregorio Matese, San Lorenzello, San Potito Sannitico, Sant’Angelo d’Alife, Valle Agricola. Scopriamo insieme quali sono i punti d’interesse assolutamente da non perdere per coloro che si vogliono visitare il Parco del Matese e quali sono, le parti più belle da esplorare.

1 – Parco Regionale del Matese – Il sistema dei laghi

Innanzitutto, chi si reca nel Parco Regionale del Matese va alla scoperta dei cosiddetti dei suoi laghi. Sull’Altopiano del Matese vi sono tre laghi: il Lago del Matese, il lago Gallo e quello di Letino. Tutti hanno un habitat naturale bellissimo e si trovano in altitudine. Il lago del Matese è il secondo più alto d’Italia e va a raccogliere le acque del Monte Miletto e del Monte Gallinola. Poi ci sono i laghi di Gallo e Letino. Questi due laghi sono stati realizzati in realtà, sbarrando il corso dei fiumi Sava e Lete. Vengono utilizzati per scopi idroelettrici. Vale sicuramente la pena visita adesso soprattutto perché in questa zona vi è una fauna spettacolare. A tal fine, è opportuno menzionare anche la sosta invernale degli aironi bianchi maggiori che arrivano più di 10 per volta sugli alberi ad alto fusto che si trovano in questa zona.

2 Il Monte La Gallinola e il Monte Miletto

Un altro punto interessante, assolutamente da non perdere per coloro che vogliono visitare il Parco Regionale del Matese, sono le sue vette. Parliamo in particolare di due di quelle più alte, ovvero la Gallinola e il Monte Miletto. Sono due bastioni. Il Monte Miletto è alto 2050 metri. Mentre invece, il Monte la Gallinola è alto 1923 metri. Entrambi hanno uno scenario unico e incontaminato. Sono senza viabilità carrabile e permettono di godere, dalla loro altezza, di un panorama eccezionale. Innanzitutto, nella parte bassa si può andare a vedere Il lago del Matese. A nord poi si possono vedere, sempre dalla vetta la Majella, il Gran Sasso e le Mainarde. Uno sicuramente dei punti di forza del Monte Miletto sta nel fatto che dalla sua vetta è possibile vedere contemporaneamente due mari, ovvero sia il mar Tirreno che il mar Adriatico. Al contempo, la vetta dè la Gallinola si estende sul lato meridionale dove si trovano tantissimi piccoli pianori che rendono particolare l’intero scenario. È proprio questo il panorama che è possibile scovare: ovvero quello dei pianori di Pianellone, Camerelle e Campolongo.

3 – Le Grotte del Lete

Distanti praticamente circa 90 metri l’una dall’altra, vale assolutamente la pena vedere le grotte del Lete. Si trovano sopra la diga del Lago di Letino e sono bellissime grazie ai loro giochi di stalagmiti e stalattiti. Le Grotte, anche se non sono state ancora attrezzato in modo adeguato però, è possibile vederle con l’aiuto di scale e corde. Potete recarvi lì accompagnati da una guida.

4 – La cipresseta di Fontegreca

Un altro posto di incommensurabile bellezza che si trova all’interno del Parco Regionale del Matese è il biotipo del bosco degli Zappini che si stende al di sopra di Fontegreca. Questo bosco si estende fino alla vallata del fiume Sava. È una cipresseta spontanea di circa 70 ettari che esiste almeno dal 1500. All’interno ci sono delle piccole pozze naturali d’acqua cristallina create grazie alla presenza del torrente Sava. Questa cipresseta spontanea è forse una delle più importanti di tutto il bacino del Mediterraneo. Non è un caso infatti, che sono tantissimi i ricercatori britannici che si recano in questa zona per visitarla e scovarla in vari periodi dell’anno.

5 – Il sito paleontologico di Pietraroja

Uno dei posti più particolari e assolutamente da non perdere per chi si reca nel Parco Regionale del Matese è il giacimento di Pietraroja. Vi sono circa nei calcari in cui si trovano almeno 20 specie di pesci della laguna di acque dolci e di mare. Parliamo di pesce con lische ben evidenti e visibili. In questo giacimento vi è anche la presenza di un dinosauro. Dovrebbe trattarsi di un velociraptor che aveva raggiunto da adulto le dimensioni di circa 4 metri. Grazie al lavoro dei paleontologi è stato possibile conservare in maniera egregia questo sito paleontologico a Pietraroja che permette di studiare anche la fossilizzazione, estesa ben presto a tutto il parco.

Per gli appassionati, è sicuramente da non perdere!

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