Partire la scoperta di Pianelle e dell’Eremo di Sant’Egidio è sicuramente una bellissima esperienza per coloro che sono amanti della natura. Parliamo di un’escursione nell’incantato parco del Matese ai piedi della prima catena montuosa che va a separare Campitello Matese dalla piana di Bojano. Insomma, proprio nel parco nazionale, vi sono dei percorsi assolutamente non perdere con luoghi nascosti e suggestivi, dove vi è il passaggio dell’acqua che nel corso degli anni ha modellato delle rocce carsiche dando vita a delle lunghe distese pianeggianti. L’escursione è davvero da non perdere, soprattutto per coloro che sono amanti del trekking. La meta da raggiungere è l’Eremo di Sant’Egidio che ha un’origine che risale al IX secolo e sarebbe stato realizzato dai cistercensi oppure dai templari. Scopriamo insieme quali sono le caratteristiche di questo sentiero di trekking e come fare per avventurarsi in questo particolare percorso.
Il sentiero Pianelle – Eremo di Sant’Egidio, le caratteristiche
Il percorso di trekking che va da Pianelle all’ Eremo di Sant’Egidio è molto piacevole. Parliamo di un tipo di percorso adatto a tutti i tipi di amanti della natura. È lungo circa 2150 metri da un dislivello di 155 metri per percorrerlo servono 2 ore e mezza per l’andata e due ore e mezza per il ritorno. Il percorso inizia da Pianelle che è una località che si trova a Campitello e conduce a San Massimo. È poco distante dal Pianoro, ovvero a circa 2,5 km. Questo percorso è quasi completamente in quota. Ha una distanza totale di 7 km, considerando anche il ritorno. È sempre bene andarci in compagnia, quindi magari approfittando di tanti tour organizzati che si possono trovare in questa zona. Scopriamo quali sono le bellezze che si possono vedere in questo sentiero di trekking.
Itinerario Pianelle – Eremo di Sant’Egidio, la sua bellezza
Per partire alla scoperta dell’ itinerario Pianelle – Eremo di Sant’Egidio, è bene iniziare di buonora e quindi, calcolare un tempo di circa 6 ore tra andata e ritorno. Pianelle è una località che si trova sulla strada di Campitello e porta fino a San Massimo. Il percorso parte proprio da questa zona che è completamente in quota dove poi inizierà a presentarsi pian piano un dislivello che arriverà fino a 150 metri circa. Per la maggior parte, il sentiero si estende lungo il bosco ed è segnato con tanti tratti panoramici sulla piana di Bojano sottostante. L’obiettivo di questo percorso è, come accennato, l’Eremo di Sant’Egidio. Parliamo di un cenobio attribuito ai templari o circestensi che sarebbe stato realizzato tra il IX e il X secolo.
Cosa c’è da sapere sul sentiero Pianelle – Eremo di Sant’Egidio
La prima cosa importante da valutare per chi vuole iniziare il percorso tra Pianelle e l’Eremo di Sant’Egidio è che si tratta di una camminata storico naturalistica. Naturalistica perché in questa zona ci sono delle bellezze mozzafiato con sentieri antichi, rocce imponenti, strapiombi, una fauna e una flora tutte da esplorare. Inoltre, vi è anche un sentiero storico perché si percorreranno le cosiddette “strade degli Eremi”. Parliamo di quelle strade che venivano percorse giorno dopo giorno da chi abitava questi boschi in passato e si dirigeva verso l’Eremo di Sant’Egidio. Questa struttura è storica e quindi, dona una migliore connotazione all’intero percorso. Basti pensare che l’Eremo era considerato come una sorta di punto di riferimento. A oggi risulta annesso a quello che viene chiamato un rifugio e che dà la possibilità di ospitare un certo numero di persone. Il percorso dispone di un punto d’acqua e arrivarci vi darà come l’impressione di aver raggiunto un luogo particolarmente caratteristico e tutto da scoprire.
Cosa c’è da sapere sull’ Eremo di Sant’Egidio Bojano
L’Eremo di Sant’Egidio Bojano è uno dei cenobi più amati di tutta la zona. Infatti, edificato tra il IX e il X secolo è annesso a un rifugio. Si trova proprio nella parte orientale del Monte Matese ed è molto amato soprattutto, dai residenti di Bojano, perché in questa zona festeggiano la festa in onore del Santo. Sant’Egidio infatti, ricorre il 1° settembre con delle celebrazioni religiose molto sentite. Nei tempi passati, in occasione della festa si portava la statua del santo fino all’Eremo partendo dalla chiesa di Sant’Erasmo e Martino a Bojano. Ancora oggi questa festa si conserva, anche se ha perso alcune delle sue tradizioni storiche come quella di portare il santo in spalla fino a sopra la montagna. Un’altra particolarità è che a ridosso dell’Eremo c’è una frase incisa profonda e particolare che dice: “La montagna è come la religione, si ricorre a essa quando lo spirito ha bisogno di essere purificato”. Molto spesso chi vuole vivere la vera natura della festa di Sant’Egidio può restare in questa zona per circa una settimana proprio come fanno i residenti di Bojano. In genere, pernottano in tenda e restano in questo luogo, definito come sacro e spirituale, in occasione della festività. È una bellissima esperienza.