Visitare il borgo di Castelpetroso in provincia di Isernia

Castelpetroso è un piccolo comune di 1.000 abitanti in provincia di Isernia, nell’Italia centrale. Non appena lo conoscerete, vorrete visitare questo luogo perché è davvero speciale!

Visitare il borgo di Castelpetroso

Il nome deriva probabilmente da “Colle Petroso”, una collina ricca di pietre dove il paese è stato fondato intorno all’anno 1000, quando di pietra ce n’era tanta.

Il borgo si sviluppò inizialmente intorno a un maniero e alle mura difensive stabilite intorno ad esso in epoca longobarda. In seguito il territorio passò di mano più volte ai feudatari e il castello fu venduto o ceduto a molti “signori”. Con il progressivo spostamento della popolazione verso valle, la dimensione del villaggio si è quasi completamente affinata nel tessuto urbano.

La Basilica di Maria Santissima Addolorata a Castelpetroso

Secondo la leggenda, nel 1888, sul Monte Patalecchia, la Vergine Maria apparve a due pastorelle del luogo. La gente cominciò a notare le apparizioni della Madonna e si interessò.

Quando questo messaggio giunse a Papa Paolo VI, si dichiarò Maria Santissima Addolorata patrona del Molise e si decise di costruire un santuario per tutti i fedeli. La costruzione della basilica iniziò nel 1890 e durò 25 anni.

A causa di due guerre mondiali e di problemi economici, i lavori non furono interrotti. Tuttavia, tutto questo non ha impedito la costruzione della basilica.

Dal punto di vista architettonico, la basilica è una struttura gotica che appare impressionante se vista per la prima volta. Ha una cupola di 52 metri al centro, con sette cappelle su ogni lato. Tre grandi portali tra torri sono presenti sulla facciata del santuario. Si estende su 2.500 metri quadrati ed è ben visibile dalla Strada Statale 17.

Dalla basilica parte un sentiero che si chiama La Via Matris che porta i viandanti al luogo esatto delle apparizioni, passando attraverso delle “stazioni” in cui sono ricreate delle rappresentazioni scultoree in bronzo ad opera dell’artista Alessandro Caetani.

La Chiesa di San Martino

Uno degli edifici che si possono vedere oltre la “Porta del Parco” è la Chiesa di San Martino. Fu costruita nella seconda metà del XIII secolo ed è dedicata a San Martino Vescovo. Ha una struttura semplice a navata unica, ma ospita diverse opere degne di nota. La chiesa contiene diverse opere, tra cui il mosaico blu e oro dell’altare. San Martino dona la sua camicia a un povero in questo mosaico, che lo raffigura come vescovo. Il volto della Madonna attira la mia attenzione, perché il suo sguardo è convincente ed esprime bene l’angoscia. Sull’altare si trova la statua della Madonna Addolorata. Intorno a lei ci sono sette bellissimi e coloratissimi dipinti di Trivisonno. Molto bella è anche la tela del XVII secolo che raffigura la deposizione nella navata sinistra, che si pensa sia opera del celebre Solimena.

Il Castello di Castelpetroso

Il punto di osservazione militare sannita, situato su un’alta collina rocciosa, era posizionato con precisione per sferrare un attacco militare di successo. Fu costruito intorno all’anno 1000 su questa “collina pietrosa” (da cui il nome) che era una vera e propria fortezza.

Il motivo per cui i Sanniti scelsero questa posizione strategica per costruire il loro castello è che si trattava di una vera e propria fortezza naturale. Intorno all’anno 1000, costruirono il loro castello su una “collina pietrosa” (da cui il nome) che offriva protezione come una vera e propria fortezza naturale. Dopo essere stato venduto o ceduto più volte, il castello scomparve gradualmente tra le case del villaggio fino a scomparire quasi del tutto. Oggi il castello funge da riferimento storico per le scuole del paese. In esso vengono avviati diversi progetti che coinvolgono i giovani del villaggio. Il museo della civiltà rurale, che esiste anche al suo interno, presenta oggetti e reperti che rivelano la storia del borgo.

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