Storie del Matese: le più famose leggende di Campitello e dintorni

Rustico e senza tempo, il territorio del Matese si caratterizza proprio per la presenza di tantissime storie, culture e tradizioni che ancora restano legate a quelle che erano le credenze del passato. Non è un caso infatti, che gli abitanti della zona del Matese ancora oggi sono molto legati alle loro vecchie storie, alla specifica cultura e alla loro tradizione. Chi visita l’area di Campitello Matese, o in generale resta in Molise per scoprire le bellezze di questa terra, sentirà parlare molto di alcune delle sue leggende più famose. Scopriamo insieme quali sono le famose storie del Matese, cioè le leggende a cui i territori e gli abitanti sono molto legati.

Storia del Matese, leggende più famose

Tra le storie più famose del Matese sono quelle legate soprattutto, alle storie popolare e che hanno a che fare con i fenomeni naturali e quelli legati alla storia dei boschi. Scopriamo insieme quali sono le leggende più famose che è interessante conoscere su questa Terra.

1 – La leggenda delle janare

Tra le storie del Matese più famose vi è quella delle streghe chiamate “janare”. La janara infatti, è una specie di strega che si trova nelle leggende popolari del molisano. È una creatura che in realtà appartiene al folklore Campano ed è legata molto alla superstizione. La storia di questa strega nasce a Benevento e poi man mano si è diffusa nella provincia di Caserta, così come in Penisola Sorrentina o in Costiera Amalfitana. Secondo la leggenda la janara è una donna con una conoscenza della magia e dell’occulto. Sarebbe capace di lanciare malocchi e, in realtà, pure se non sembra, è una sorta di novizia del male. Questa, secondo la tradizione, è capace di esercitare dei rituali molto pericolosi soprattutto il venerdì, il sabato e nelle notti di luna piena. La tradizione beneventana e di Campobasso legata alla janara è molto diffusa in quanto si credeva che cercassero di soffocare le persone nella notte, quindi molto spesso sono state oggetto di terrore e di eccessi anche religiosi, in senso opposto, da parte delle persone della zona. Ancora oggi la paura della janara è molto sentita e questa parola appare nel linguaggio comune spesso.

 

2 – La leggenda del mazzamaurello

Un’altra storia molto sentita a Campitello Matese, così come in tutta la zona Molisana, è la leggenda del mazzamurello. Il mazzamaurello è un folletto di montagna fantastico che appartiene alla specie del cosiddetto “piccolo popolo”. Parliamo di creature fatate che si trovano nel bosco. Secondo le leggende e le storie del Matese, queste creature si manifestavano battendo contro le mura di casa. Secondo la tradizione fiabesca, il fatto che in casa vi sia un mazzamurello significa che si ha la possibilità di trovare un tesoro. Diversamente, secondo altre credenze invece, questi folletti andrebbero ad annunciare un pericolo imminente. In generale, comunque i mazzamurelli sono considerati come messaggere tra il mondo dell’aldilà, il mondo terreno e quindi molti giurano di averli visti apparire e scomparire in diversi momenti del giorno, secondo quello che succedeva. Per tali motivi, ancora oggi gli abitanti sono molto legati ai mazzamurelli e talvolta li evocano.

 

3 – La leggenda di Erbanina

Tra le altre leggende, vi è anche quella famosa di Erbanina. Ebbene questa leggenda è ambientata quando nel 1532 il castello di Gioia Sannitica fu donato a un cavaliere spagnolo Ugo Villalumo. Fu Carlo V a donarglielo come ricompensa perché aveva dimostrato particolare valore nel corso della battaglia di Pavia. È proprio in questo periodo storico che nasce la leggenda molto famosa su questo castello. Parliamo di Erbanina che è una donna di cui il cavaliere si innamorò perdutamente. Il cavaliere da sposò e la portò a vivere con lei con lui nel castello. Il cavaliere non sapeva però che era una janara che preparava filtri, unguenti e pozioni magiche, nonché malefici, ogni notte. Con la luna piena se ne andava in giro in modo tale da volare sul borgo e festeggiare insieme alle altre streghe per rituali magici di vario genere. Ben presto si venne a sapere che la moglie del cavaliere era una janara e quindi, lui la seguì per spiarla. Quando la vide volare sulla scopa, accecato dalla gelosia e arrabbiato per le sue bugie decise di boicottare la sua attività. Quindi, sostituì il suo unguento magico con la sugna. La donna così quando si cosparse di unguento per volare, si cosparse di semplice sugna e precipitò dalla torre e morì. Il suo urlo pre morte fu terrificante tant’è che si racconta che si sentì per tutto il Paese.

Le altre leggende e storie del Matese

La località di Campitello Matese, ma in generale tutta l’area a ridosso del Monte Matese, si caratterizza per la presenza di una ricchezza di leggende e di racconti che si tramandano di generazione in generazione. Chi visita Campitello Matese durante qualunque periodo dell’anno ne sentirà tante di storie come queste e imparerà anche a scoprire alcuni aspetti un po’ più folkloristici e legati alla leggenda. Tutte le storie ruotano intorno ai monti e ai boschi, sono immerse nelle tradizioni e convinzioni dei residenti della zona.

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