Cosa vedere a San Massimo, tra storia e percorsi

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San Massimo è il Comune in cui sorge Campitello Matese. Parliamo di un piccolo Comune del Molise che si trova su un colle alle falde settentrionali del Matese. È in un posto molto particolare in cui è possibile assaporare la storia di questa intera zona. Sorge nell’alta Valle del Biferno e offre una vista davvero particolare proprio su tale valle. Per la sua posizione geografica, è stato abitato fin dai secoli più antichi. Infatti, il primo insediamento urbano risale al XI al XII secolo. Raggruppa nei suoi confini Campitello Matese e questo l’ha reso particolarmente famoso. Ciò in quanto in quest’area è possibile recarsi in inverno per lo sci e anche in estate invece, per ammirare la bellezza paesaggistica e completamente verde del suo territorio, nonché sfruttare la vicinanza con altri centri della zona. Qui ci sono anche tantissime strutture ricettive. È possibile partire alla scoperta di diversi itinerari, in occasione di eventi di vario genere. Scopriamo insieme quali sono i percorsi di questa Terra, cosa si può fare a San Massimo e quali sono gli itinerari e le storie da conoscere su questo piccolo centro molisano.

San Massimo, la storia

San Massimo si trova, proprio come la maggior parte dei centri del Molise e del Matese, su un’altura. Nacque in questa zona perché era funzionale per il controllo della Valle sottostante, anche grazie al percorso che la attraversa. Infatti, San Massimo affaccia su una delle strade provenienti dal Matese. Ha anche un eremo di origine benedettina, dedicato a San Nicola di cui si possono ancora osservare oggi i ruderi. Ciò è la conferma che l’insediamento in questo luogo è molto antico. La destinazione di questa zona era sicuramente per la difesa. È davvero un posto che dà un sapore di antico. Questo eremo veniva chiamato “castellum” e “castrum sanci Maximi”. In pratica, andando a leggere i documenti di origine angioina si può avere la conferma che, al di là di questi insediamenti, tale zona aveva delle origini molto antiche. Inoltre, era proprio considerato un luogo di difesa per eccellenza. La sua storia nel corso degli anni del Medioevo, è stata anche abbastanza marcata. All’interno del centro abitato si possono visitare diverse strutture come ad esempio, la chiesa di San Salvatore di Fitalia all’inizio del XIX secolo. Percorrendo le strade del centro si trova anche la chiesa di Santa Maria delle Fratte. Secondo la storia conosciuta, sarebbe stata fondata dai Cavalieri dell’ordine di Malta. Infine, vi sono tante dimore rurali alcune con torri circolari per colombaie. Oltre alle bellezze paesaggistiche e naturalistiche, quindi vi è anche una storia tutta da scoprire.

Cosa vedere a San Massimo

Chi si reca a San Massimo, di certo non potrà perdere le piste da sci di Campitello Matese che rappresentano una delle zone più conosciute di questo Comune a livello nazionale e internazionale. A dire il vero però, è anche possibile seguire altri sport in questa zona come ad esempio, il ciclismo. Infatti, oltre ai lunghi percorsi approfittando degli spazi verdi, la frazione di Campitello Matese del Comune di San Massimo è stata più volte tappa di arrivo del Giro d’Italia. Tale città dunque ha una storia collegata in maniera indissolubile a quella del ciclismo. In questa zona poi, vi sono anche monumenti e luoghi d’interesse da non perdere. Ad esempio, è possibile visitare la chiesa di San Michele arcangelo. Infatti, fu eretta nel 1656 per liberare il popolo dalla peste. Fu poi distrutta nel 1805 fino a essere ricostruita in forma completamente neoclassica. È possibile vedere la cosiddetta “facciata a capanna” che conserva il portale adornato da una suggestiva cornice rinascimentale. Ha anche un campanile a Torre ed è assolutamente molto caratteristica, proprio per la sua struttura dalle origini molto antiche. Tra le altre strutture da vedere vale la pena una visita a casale La Romanella. Parliamo di una casa fortificata, usata come taverna Ducale. È un agriturismo molto importante della zona: ha una casa con torretta di controllo sulla facciata circolare che la rende davvero molto bella e completamente in linea con la storia del posto.

Come raggiungere San Massimo

Per raggiungere il piccolo Comune di San Massimo è possibile proseguire in auto dall’autostrada A1, uscita Caianello da Napoli, Invece, si prende l’uscita San Vittore da Roma. Si può anche utilizzare l’autostrada A14 con uscita Vasto Sud o l’autostrada A16, uscita Benevento. Sulla strada statale 87 da Campobasso invece c’è, proprio in direzione Isernia Venafro, l’uscita San Massimo. Da Isernia, sulla strada statale 17 verso Campobasso si trova l’uscita diretta, così come da Benevento sulla strada statale 87 si può prendere l’uscita verso la città, in direzione Campobasso Isernia. È anche possibile raggiungere la città in treno con la linea Milano Bari, quella Termoli Campobasso, Roma Campobasso oppure Napoli Benevento Campobasso. La stazione più vicina è quella di Bojano ma vi sono anche i servizi bus a disposizione del comprensorio. I mezzi vi daranno la possibilità di scoprire questo territorio.