Chi si reca a Campitello Matese e vuole esplorare la zona, di certo potrà anche scovare tantissime chiese, palazzi civili e religiosi che sono in grado di fare la differenza in un territorio ricco sotto vari aspetti, non solo quello naturalistico. Forse una delle chiese più belle e prestigiose che si trovano in questa zona è il Santuario di Maria Santissima Addolorata anche famoso con il nome di “Chiesa dell’Addolorata”, che si trova nel Comune di Castelpetroso. Appartenente all’arcidiocesi di Campobasso Bojano, questa chiesa è sicuramente da non perdere. Il Santuario dell’Addolorata è un esempio architettonico unico che gli appassionati di strutture religiose, ma in generale, i fedeli non possono perdersi. Scopriamo insieme quali sono le caratteristiche del Santuario dell’Addolorata di Campitello, quali sono le sue bellezze e inoltre, la storia che ha caratterizzato questo luogo sacro.
Santuario dell’Addolorata di Campitello, la storia
La storia del Santuario dell’Addolorata è abbastanza controversa. Secondo quella che è la leggenda, vi sarebbero alla base di questo Santuario delle testimonianze delle veggenti. Secondo queste ultime, la Vergine Maria apparve in questa zona per la prima volta il 22 marzo del 1888. In pratica, la Vergine apparve a due pastorelle, ovvero Bibiana e Serafina, in località Cesa tra Santi. Parliamo di una piccola zona sulle pendici del Monte Patalecchia. Poi vi furono tantissime altre apparizioni sempre della Vergine Maria fino a quando il Papa, ovvero Paolo VI, non proclamò Maria Santissima Addolorata di Castelpetroso patrona del Molise. Ciò avvenne il 6 dicembre del 1973. Successivamente, si pensò alla realizzazione del Santuario che avvenne nel XIX secolo, così da dare un simbolo a un luogo dove c’erano state le apparizioni. L’obiettivo era trovare un posto in cui far confluire tutti i pellegrini che, numerosi, arrivavano in questa zona.
La realizzazione del Santuario dell’Addolorata a Campitello
A seguito del riconoscimento da parte del Vaticano, ci fu finalmente la realizzazione della chiesa. La posa della prima pietra avvenne il 28 settembre 1890. Poi, a causa di motivi sia economici che per la presenza delle due guerre mondiali, alla fine la chiesa fu terminata solo nel 1950. Il completamento dell’opera avvenne grazie anche alle sovvenzioni da parte del canonico teologo della cattedrale di Venafro, Don Nicolino Passarelli. Nei decenni successivi, il Santuario fu consacrato dal vescovo di Bojano Campobasso Alberto Carinci. La consacrazione avvenne il 21 settembre 1975.
La storia moderna del Santuario dell’Addolorata di Campitello
Vale assolutamente la pena conoscere qual è la storia, anche recente, del Santuario di Campitello. Inanzitutto, è stata visitata da Papa Giovanni Paolo II, il 19 marzo 1995. Infatti, nella terza domenica di Quaresima, il Papa celebrò lì l’Angelus e la Santa messa. Nel 2004 poi vi è stata una nuova promulgazione del Santuario da parte dell’Arcivescovo di Campobasso-Bojano. In pratica, con quel provvedimento, ora ad amministrare la struttura sono i frati Minori Conventuali. Negli anni, il Santuario ha ospitato tantissimi eventi religiosi e in più, ha ricevuto nel il 5 luglio 2014 anche la visita di Papa Francesco. È diventata invece, “basilica minore” il 21 settembre 2013.
La struttura del Santuario dell’Addolorata
Il Santuario dell’Addolorata di Campitello ha una struttura imponente. Questa chiesa ha una pianta centrale molto particolare fatta in forma ottagonale. Poi è coperta da una cupola circondata da un corridoio deambulatorio che ha delle volte a crociera. Vi sono tre cappelle allegate, a pianta quadrata e poi l’intera struttura è divisa in tre navate costituite da archi a tutto sesto. All’interno delle cappelle laterali della struttura vi è un altare fatto in marmo policromo, sormontato da tele d’inestimabile valore. C’è da dire che, tra le più belle, vi sono quelle della “Risurrezione di Gesù” e dell’ “Assunzione di Maria”, che sono state realizzate da Amedeo Trivisonno.
L’esterno del Santuario dell’Addolorata di Campitello
L’esterno del Santuario della Santissima Addolorata è altrettanto particolare. È caratterizzato da una facciata che si stringe tra due torri campanarie. La facciata è tripartita in maniera orizzontale da 3 sezioni della stessa altezza, ognuna con una cuspide triangolare. Al centro c’è una quadrifora e ai lati invece, si trova una trifora. Vi sono poi tre portali strombati in basso e allo stesso modo, vi sono anche raffigurazioni sia relative al nuovo e al vecchio Testamento. La struttura si trova nel territorio di Castelpetroso, a est della frazione Pastena. In pratica, è possibile raggiungerla, perché è a pochissimi km da Campitello Matese. Per raggiungere Castelpetroso, basta imboccare la Strada Statale 17 dell’Appennino abruzzese e Appulo Sannitico. Vi sono anche tantissime indicazioni proprio perché questo è un luogo amato e frequentato da tantissimi fedeli.
La bellezza del Santuario dell’Addolorata di Campitello
Il Santuario dell’Addolorata di Campitello vi stupirà per la sua bellezza innanzitutto, perché è imponente. Poi, vi è da dire che è contornato da una storia molto emozionante. Ogni anno, migliaia di visitatori provenienti da ogni angolo d’Italia, arrivano qui per omaggiare la Santa Patrona di Castelpetroso.